L’11 settembre 2025 si svolgerà una cruciale riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea (BCE).
Le aspettative iniziali di un nuovo taglio dei tassi hanno subito un cambiamento significativo. Attualmente, la previsione è che la rata di un mutuo a tasso variabile si stabilizzi tra i 610 e i 615 euro, secondo le ultime simulazioni di esperti del settore.
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Le attese sulla politica monetaria della BCE
Fino a poche settimane fa, un intervento della BCE per ridurre ulteriormente i tassi sembrava probabile. Tuttavia, l’incertezza è aumentata e le previsioni sono diventate più conservative. Come indicano gli esperti di Facile.it, l’Euribor, che è l’indice di riferimento per i mutui a tasso variabile, potrebbe aver già anticipato un eventuale taglio, stabilizzandosi attorno al 2% e mantenendo questo livello fino alla fine del 2026.
Questa stabilità si riflette anche nei futures sugli Euribor, che mostrano un trend di stabilizzazione. Negli ultimi 18 mesi, grazie ai tagli della BCE, l’Euribor è sceso drasticamente dal 3,95% di febbraio 2024 al 2% attuale, traducendosi in un risparmio mensile per i mutuatari di circa 135 euro.
Il mercato dei mutui: tassi variabili vs. tassi fissi
Un altro aspetto fondamentale è il confronto tra i mutui a tasso variabile e quelli a tasso fisso. Attualmente, i migliori mutui a tasso variabile, secondo le simulazioni, partono da un TAN del 2,67%, con una rata mensile di 576 euro. Al contrario, i mutui a tasso fisso presentano un TAN iniziale del 3,16%, con una rata di 608 euro.
Gli esperti avvertono che, sebbene il tasso sia un fattore cruciale nella scelta del mutuo, non è l’unico da considerare. La propensione al rischio del mutuatario, la sua capacità di reddito e le caratteristiche specifiche dell’immobile sono altrettanto importanti. In questo contesto, la consulenza di un esperto del settore può risultare determinante per individuare la soluzione più adatta alle esigenze individuali.
Opportunità per chi ha già un mutuo
Per chi ha già un finanziamento in corso, i tassi attuali possono rappresentare un’opportunità per surrogare o sostituire il proprio mutuo. I migliori tassi fissi per la surroga partono da un TAN del 3,06%, con una rata di 601 euro. Questa opzione è particolarmente vantaggiosa per chi ha un mutuo a tasso variabile e desidera proteggersi da possibili fluttuazioni future.
Al contrario, i mutui a tasso variabile per la surroga offrono tassi a partire dal 2,28% con una rata di 551 euro, rendendoli un’opzione allettante per chi cerca di abbattere i costi mensili senza timore di oscillazioni nei tassi futuri.
Andamento delle rate dal 2022 a oggi
Un’analisi dell’andamento delle rate dal gennaio 2022 a oggi mostra un significativo aumento a causa dei cambiamenti nei tassi. Nel gennaio 2022, il TAN era allo 0,67%, corrispondente a una rata di 456 euro. A gennaio 2023, il TAN era salito al 3,33%, con una rata di 619 euro. Questa tendenza ha continuato a risaltare, con un picco di 748 euro a gennaio 2024, prima di una leggera discesa a 666 euro nel gennaio 2025.
Le proiezioni future, basate sui futures aggiornati, indicano un leggero calo per dicembre 2025, con una rata prevista di 612 euro, e un’ulteriore diminuzione a 608 euro per dicembre 2026. Questi dati evidenziano l’importanza di monitorare l’andamento dei tassi per fare scelte informate.