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Costi di gestione dei conti correnti in calo nel 2023

Un cambiamento atteso nei costi di gestione

Nel 2023, i costi di gestione dei conti correnti tradizionali hanno mostrato una flessione significativa, attestandosi a 100,7 euro, con una riduzione di 3,3 euro rispetto all’anno precedente. Questo cambiamento, dopo sette anni di continui aumenti, è stato rilevato dall’indagine annuale condotta dalla Banca d’Italia sui costi dei conti correnti. La rilevazione ha coinvolto un campione di 11.985 conti correnti, suddivisi tra sportelli bancari, conti online e conti postali.

Le cause della diminuzione

Secondo Bankitalia, il calo dei costi è attribuibile per l’80% alle spese fisse e per il restante 20% alle spese variabili. In particolare, la diminuzione delle spese fisse è legata a una riduzione dei canoni, mentre quella delle spese variabili è dovuta a una minore operatività da parte dei clienti. È interessante notare che le commissioni sui pagamenti e sui prelievi di contante sono rimaste pressoché invariate, suggerendo che le banche stanno cercando di attrarre nuovi clienti attraverso la riduzione dei costi fissi.

Conti online e conti postali: tendenze diverse

La spesa di gestione dei conti online ha registrato un calo ancora più marcato, scendendo a 28,9 euro, con una diminuzione di 4,8 euro. Questo è principalmente dovuto alla minore proporzione di clienti soggetti al pagamento del canone di base. Al contrario, i costi di gestione dei conti postali sono aumentati per il secondo anno consecutivo, passando da 59,6 a 67,3 euro. Questo incremento è in gran parte attribuibile a un aumento delle spese variabili, legato a una maggiore operatività degli utenti.

Le reazioni dei consumatori

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, ha commentato i dati di Bankitalia, sottolineando che, sebbene la diminuzione dei costi sia un passo nella giusta direzione, rimane insufficiente. Dona ha evidenziato che il calo non riesce a compensare gli aumenti record degli anni precedenti, quando i costi di gestione erano saliti da 94,7 euro nel 2021 a 104 euro nel 2022. Questo aumento ha rappresentato un incremento annuo del 9,8%, che ha pesato notevolmente sui bilanci delle famiglie italiane.

Prospettive future

Guardando al futuro, è fondamentale che le banche continuino a monitorare e rivedere le loro politiche tariffarie. La riduzione dei costi di gestione dei conti correnti potrebbe incentivare una maggiore concorrenza nel settore, portando a ulteriori vantaggi per i consumatori. Tuttavia, è essenziale che le istituzioni finanziarie non si limitino a ridurre i costi, ma che lavorino anche per migliorare la qualità dei servizi offerti, garantendo trasparenza e fiducia nei confronti dei clienti.

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