in

Crescita dell’E-commerce in Italia: Come i Negozi Fisici Si Adattano al Nuovo Mercato

Negli ultimi anni, il commercio elettronico ha mostrato segni di crescita esponenziale.

Tuttavia, i negozi tradizionali continuano a svolgere un ruolo cruciale nel panorama commerciale italiano. Secondo un’analisi dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, ben il 90% delle vendite al dettaglio avviene ancora all’interno di punti vendita fisici. Questo dato evidenzia l’importanza di questi ultimi per l’occupazione e la vitalità delle città.

Il panorama del commercio elettronico in Italia

Nel 2025, il commercio online in Italia ha rappresentato circa il 13% del totale delle vendite al dettaglio, evidenziando un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. In particolare, il settore dei servizi ha registrato una quota del 17%, mentre per i prodotti la percentuale si è attestata all’11%. Valutando il valore totale, il commercio elettronico B2C ha raggiunto i 58,8 miliardi di euro, suddivisi in 38,2 miliardi per beni e 20,6 miliardi per servizi.

Diffusione e utilizzo del commercio online

Nonostante l’aumento dell’uso della rete, la maggior parte della popolazione italiana non ha ancora completamente adottato lo shopping online. I dati indicano che nel 2025, solo il 46,8% degli utenti di Internet in Italia ha effettuato almeno un acquisto online. In Lombardia, la percentuale è leggermente inferiore, attestandosi al 44,8%. Questo scenario evidenzia una diffusione del commercio elettronico che, sebbene presente, risulta disomogenea tra le diverse regioni.

Andamento delle vendite nel 2025

Analizzando i dati dei primi dieci mesi del 2025, emerge un quadro variegato tra i vari canali di vendita. Sia l’e-commerce che la grande distribuzione hanno registrato un incremento del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al contrario, le vendite dei piccoli negozi e quelle al di fuori dei canali tradizionali hanno mostrato una flessione dello 0,7%. Questo andamento evidenzia come, sebbene l’e-commerce stia crescendo, il commercio tradizionale mantenga una posizione di rilievo.

Confronto con il periodo pre-pandemico

Il confronto con il periodo antecedente alla pandemia evidenzia un cambiamento notevole. Dal 2019 al 2025, le vendite online hanno registrato un aumento del 72,4%. Nel medesimo periodo, la grande distribuzione ha visto un incremento del 16,4%, mentre i negozi di vicinato hanno registrato una crescita contenuta del 2,9%. Inoltre, le vendite al di fuori dei canali tradizionali hanno subito una diminuzione del 4,1%.

Categorie merceologiche e preferenze dei consumatori

Tra i settori che trainano la crescita del commercio elettronico, l’abbigliamento, le calzature e gli accessori si distinguono con una penetrazione online superiore al 23%. Seguono gli articoli per la casa, il giardinaggio, i servizi di trasporto e i contenuti digitali in streaming, ambiti in cui gli acquisti online stanno aumentando rapidamente.

Il valore dei negozi di prossimità

Secondo la CGIA, sebbene l’e-commerce offra vantaggi come comodità, rapidità e trasparenza dei prezzi, i negozi di prossimità forniscono un valore che trascende la semplice transazione economica. La loro presenza non solo sostiene l’occupazione locale, ma contribuisce anche a rafforzare il tessuto sociale e a mantenere vive le comunità urbane.

Per garantire la competitività delle piccole attività commerciali, l’associazione propone diverse misure. Tra queste, una fiscalità più equa per le vendite online, che tenga conto del luogo reale di consumo. Inoltre, sono necessarie politiche urbanistiche mirate a ridurre i costi di affitto e la pressione fiscale nei centri urbani. È essenziale, infine, sviluppare strumenti digitali stabili che supportino le piccole imprese in un percorso di innovazione strutturata.

profitti aziendali e cicli economici guida allinterpretazione dei dati per il successo impresariali 1766870295

Profitti Aziendali e Cicli Economici: Guida all’Interpretazione dei Dati per il Successo Impresariali