Negli ultimi anni, il commercio elettronico ha evidenziato una crescita esponenziale in Italia.
Tuttavia, i negozi fisici continuano a rappresentare il fulcro delle vendite. Questa dinamica mette in luce un equilibrio complesso tra l’innovazione digitale e la tradizione del commercio locale, profondamente radicata nella cultura italiana.
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La situazione attuale dell’e-commerce in Italia
Secondo dati recenti forniti dall’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, nel 2025 il commercio online ha rappresentato circa il 13% delle vendite totali al dettaglio nel paese. In termini monetari, il mercato dell’e-commerce B2C ha raggiunto quasi 59 miliardi di euro, di cui 38,2 miliardi riguardano beni e 20,6 miliardi i servizi. Tuttavia, questo scenario evidenzia che, nonostante l’espansione dell’e-commerce, circa il 90% delle vendite avviene ancora nei negozi fisici.
L’adozione del commercio online
Nel 2025, il 46,8% degli utenti internet italiani ha effettuato almeno un acquisto online, segnale di una crescente familiarità con il digitale. Tuttavia, le percentuali variano significativamente a livello regionale. In Lombardia, ad esempio, la percentuale è leggermente inferiore, attestandosi al 44,8%, a dimostrazione di un’adozione ampia ma non uniforme.
Il confronto tra e-commerce e negozi fisici
Analizzando i dati dei primi dieci mesi del 2025, emerge che l’e-commerce e la grande distribuzione hanno registrato entrambi una crescita del 2,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Al contrario, i piccoli esercizi commerciali e le vendite al di fuori dei negozi fisici hanno subito un calo dello 0,7%. Questo squilibrio evidenzia come il panorama commerciale stia evolvendo rapidamente, a favore delle piattaforme online.
Settori trainanti del commercio digitale
Le categorie merceologiche che guidano questa trasformazione includono principalmente l’abbigliamento, le calzature e gli accessori, con una penetrazione online che supera il 23%. Seguono il settore degli articoli per la casa e il giardinaggio, i servizi di trasporto e i contenuti digitali in streaming, tutti in continua crescita.
Il valore dei negozi di prossimità
Nonostante l’incremento dell’e-commerce, i negozi di prossimità svolgono un ruolo cruciale nell’economia locale. La loro presenza va oltre le vendite, contribuendo alla creazione di posti di lavoro e al rafforzamento della coesione sociale. Essi aiutano a mantenere vive le comunità e a garantire la vivibilità dei centri urbani.
Proposte per il supporto al commercio tradizionale
Per garantire un futuro sostenibile sia per l’e-commerce che per i negozi fisici, la CGIA propone interventi mirati. Questi includono una fiscalità equa per le vendite online, misure urbanistiche che riducano i costi di affitto e strumenti digitali per supportare le piccole imprese nel processo di innovazione. L’obiettivo è creare un ambiente competitivo in cui entrambe le modalità di commercio possano prosperare.
L’e-commerce è un fenomeno in crescita in Italia e non deve essere considerato un antagonista dei negozi fisici. Infatti, entrambe le forme di commercio possono coesistere e contribuire in modo significativo all’economia locale. È fondamentale adottare politiche che favoriscano questa sinergia, riconoscendo il valore dei negozi di prossimità per la vitalità dei centri urbani.
