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Estensione del periodo transitorio per i fornitori di servizi di criptovalute

È ufficiale: il periodo transitorio per gli operatori nel settore delle criptovalute è stato prorogato fino al 30 giugno 2026.

Questa notizia, che certamente avrà un impatto significativo nel settore, è stata comunicata attraverso un comunicato stampa dell’Organismo agenti e mediatori (OAM) lo scorso 1° luglio 2025. La proroga è stata sancita dall’articolo 10 del Decreto-legge del 30 giugno 2025, n. 95, il quale modifica le tempistiche per l’invio delle domande di autorizzazione in conformità con il regolamento MiCAR (Markets in Crypto-Assets Regulation). Ma cosa significa tutto ciò per le aziende del settore?

Dettagli della proroga e scadenze aggiornate

Con il Decreto 95/2025, si apre un’importante opportunità per le aziende già registrate come VASP (Virtual Asset Service Providers) entro il 27 dicembre 2024. Queste avranno infatti la possibilità di richiedere il riconoscimento come CASP (Crypto Asset Service Provider) secondo le disposizioni del regolamento MiCA. La scadenza per tali domande è stata posticipata al 30 dicembre 2025, un’importante estensione rispetto al termine originario del 30 giugno 2025. Questo significa che gli operatori possono continuare a fornire servizi relativi alle criptovalute fino alla decisione finale sull’autorizzazione, prevista non oltre il 30 giugno 2026. Non è un sollievo? Questo ulteriore tempo consente alle aziende di mantenere le loro operazioni senza interruzioni, mentre si preparano ad affrontare le nuove normative.

Inoltre, le imprese che appartengono allo stesso gruppo di una società già in possesso di una domanda di autorizzazione possono anch’esse beneficiare di questo regime transitorio. Una mossa strategica, non credi? Questo aiuto può rivelarsi cruciale per garantire continuità e stabilità in un mercato tanto dinamico quanto quello delle criptovalute.

Obblighi e contributi per i VASP

Ma non è tutto: il Decreto 95/2025 ha anche esteso l’obbligo per i VASP di comunicare i flussi informativi all’OAM, includendo dati relativi al terzo trimestre del 2025. Per coprire i costi di queste comunicazioni, l’OAM ha emesso una circolare che stabilisce un contributo variabile di 0,08 euro per ciascun cliente comunicato. Per le aziende con dati relativi a un massimo di 500 clienti, è prevista una franchigia di 40 euro per ogni trimestre. Sembra complesso, vero? Tuttavia, le scadenze per il versamento dei contributi variabili sono già state fissate, e i pagamenti dovranno avvenire attraverso la piattaforma PagoPa, garantendo così un processo di pagamento più trasparente e accessibile. Questo è un passo importante verso una maggiore chiarezza e responsabilità nel settore.

Implicazioni per il mercato delle criptovalute

Questa proroga non è solo una questione di scadenze e burocrazia; ha implicazioni significative per il mercato delle criptovalute. Gli operatori ora hanno un margine di manovra maggiore mentre si adattano alle nuove normative. La possibilità di continuare a offrire servizi fino a metà 2026 consente alle aziende di pianificare meglio le proprie strategie e affrontare eventuali ostacoli normativi. Stabilità è la parola chiave in un settore noto per la sua volatilità, e questo può fare la differenza per molti investitori.

In conclusione, l’estensione del periodo transitorio rappresenta un passo cruciale per il settore delle criptovalute, che è in costante evoluzione e adattamento alle nuove regole europee. Le aziende dovranno ora concentrarsi sull’adeguamento alle normative e sulla preparazione delle domande di autorizzazione. Nel frattempo, investitori e consumatori possono aspettarsi una maggiore chiarezza e sicurezza nei servizi offerti. Sei pronto a navigare in questo nuovo panorama? Le opportunità sono tante, e la chiave è rimanere informati e pronti ad adattarsi.

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