in

In arrivo la moratoria sui mutui

In arrivo una moratoria sui mutui, per cercare di venire in soccorso delle famiglie, sempre più in difficoltà a far quadrare il bilancio di fine mese.

L’operazione sarà messa in campo dall’Associazione bancaria italiana a partire dal 1° gennaio 2010.
Coinvolti nel piano d’aiuti circa 1,1 milioni di famiglie, tra povere ed indigenti, che saranno interessate da una sospensione dei mutui, ovvero circa 8 miliardi in totale.
Ma chi sarà interessato dal piano di sostegno?
Secondo quando disposto dall’Associazione Bancaria potranno beneficiare del provvedimento i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato che hanno perso il posto, i lavoratori a tempo determinato o parasubordinato il cui contratto e’ scaduto, i lavoratori autonomi che hanno cessato l’attivita’, quelli in cassa integrazione ordinaria o straordinaria, infine i nuclei in cui e’ deceduto uno dei componenti percettore del reddito di sostegno della famiglia.
Poi, dopo i 12 mesi di moratoria i titolari dei mutui ricominceranno a pagare le rate ma l’importo sara’ ricalcolato con modalita’ ancora da stabilire. Il dubbio e’ se spalmare sui successivi 5 anni gli importi del 2010 oppure su 10 anni.
Il provvedimento ha raccolto il plauso delle Associazioni dei consumatori.
In particolare Federconsumatori e Adusbef l’hanno definita “una misura che puo’ veramente far tirare un respiro di sollievo nel contesto della crisi che attraversa il paese”, invitano le banche ad “affrontare tali situazioni estremamente delicate, negoziando condizioni piu’ favorevoli per quanto riguarda interessi e durata dei mutui”.
Il Codacons annuncia un giudizio positivo ma “solo ed esclusivamente a condizione che si consenta di sospendere le rate fino a 18 mesi, non 12, e che la sospensione valga per chiunque dimostri sem plicemente di non essere in grado di provvedere al pagamento delle rate del mutuo”.
L’Adiconsum rileva invece che l’importante e’ iniziare a rispondere “con un provvedimento concreto e che alla moratoria sui mutui e’ interessata una famiglia su cinque”. Anche l’Adoc apprezza la decisione, che permettera’ di “evitare il rischio di generare una grave situazione di insolvibilita’”.
Commenti favorevoli anche da parte dei sindacati, dalla Cisl all’Ugl, nella speranza che il piano parta al piu’ presto. Le Acli, invece, sollecitano il governo a pensare anche alle famiglie in affitto.

USA in uscita dalla crisi

jumpstory download20200925 101043

Prestiti, 41% della domanda nel nord Italia