Negli ultimi anni, il campo della blockchain forensics ha subito una trasformazione radicale.
Fino ad ora, le indagini si sono concentrate prevalentemente su criptovalute come Bitcoin ed Ethereum, soprattutto nel contesto di mercati darknet e attacchi ransomware. Tuttavia, con la crescente diffusione di tecnologie come i Non-Fungible Tokens (NFT) e la finanza decentralizzata (DeFi), il panorama investigativo è diventato notevolmente più complesso e articolato.
Indice dei contenuti:
La complessità del nuovo ecosistema blockchain
Attualmente, gli investigatori digitali affrontano un ecosistema caratterizzato da sfide senza precedenti. La proliferazione di NFT e il rapido sviluppo della DeFi hanno creato un ambiente in cui si registrano frodi sofisticate, attività di riciclaggio di denaro e crimini che sfidano le convenzioni legali tradizionali. Inoltre, l’analisi delle transazioni blockchain deve ora avvalersi di tecniche di deanonimizzazione avanzate, essenziali per collegare indirizzi pseudo-anonimi alle vere identità degli utenti coinvolti.
La trasparenza della blockchain
Un aspetto paradossale della blockchain è che, sebbene il registro distribuito sia progettato per garantire l’immutabilità e la trasparenza delle transazioni, la realtà operativa dimostra che la tracciabilità non implica necessariamente identificabilità. Questo si evidenzia in modo particolare nel caso degli NFT, dove la proprietà di un token non corrisponde sempre al controllo dell’asset sottostante. Le opere digitali o i documenti associati a un NFT possono trovarsi su server esterni, complicando ulteriormente le indagini.
Tracciamento e sfide degli NFT
Il tracciamento degli NFT richiede un approccio integrato che combina analisi on-chain con intelligence off-chain. A differenza delle criptovalute tradizionali, dove è più semplice risalire a scambi centralizzati tramite processi di Know Your Customer (KYC), gli NFT presentano modalità di trasferimento molto variabili e difficili da prevedere. Questi token possono essere venduti in transazioni dirette, utilizzati come collaterale in progetti DeFi o, in alcuni casi, distrutti deliberatamente.
Il wash trading e le sue implicazioni
Un caso emblematico è il wash trading degli NFT, una pratica utilizzata per gonfiare artificialmente il valore di un’opera prima di una vendita fraudolenta. Gli investigatori possono rintracciare le transazioni on-chain e identificare schemi sospetti. Tuttavia, stabilire la reale proprietà dei wallet coinvolti richiede una ricerca oltre i confini della blockchain. Anche se gli smart contract registrano ogni transazione, non possono dimostrare chi controlla effettivamente i wallet.
Le indagini nella finanza decentralizzata
Le indagini sulla finanza decentralizzata (DeFi) presentano ulteriori complessità. La DeFi non è semplicemente un’alternativa digitale alla finanza tradizionale, ma un ecosistema interconnesso di smart contract in cui capitale e rischi sono gestiti in modo autonomo. Un tipico caso di frode nella DeFi potrebbe iniziare con un rug pull, dove i creatori di un protocollo sottraggono liquidità in modo improvviso.
La rete di transazioni complesse
In situazioni di questo tipo, i fondi possono essere trasferiti attraverso una serie di transazioni che coinvolgono diversi protocolli e piattaforme. La tracciabilità è teoricamente possibile, tuttavia la velocità e la complessità di queste operazioni rendono difficile un intervento tempestivo. Inoltre, la frammentazione delle blockchain, con protocolli che operano su reti diverse come Binance Smart Chain e Solana, complica ulteriormente le indagini.
La necessità di un nuovo approccio normativo
In Europa, il Regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets) mira a stabilire un quadro normativo per gli asset crittografici. Tuttavia, esclude esplicitamente gli NFT unici. Questa ambiguità normativa genera incertezze operative per le forze dell’ordine e gli investigatori. Nel caso in cui un NFT venga utilizzato per attività di riciclaggio, quali normative si applicano? Le piattaforme di vendita devono essere soggette a obblighi di segnalazione?
Il caso di Tornado Cash, un mixer di criptovalute sanzionato per il suo coinvolgimento nel riciclaggio di denaro, evidenzia le difficoltà giuridiche associate alla blockchain forensics. La recente decisione della Corte d’Appello del Quinto Circuito ha messo in luce la complessità di classificare gli smart contract come proprietà, rendendo necessaria una riflessione approfondita su come affrontare questi fenomeni.
La blockchain forensics: evoluzione e sfide future
La blockchain forensics rappresenta un campo dinamico in continua evoluzione, che deve adattarsi rapidamente a nuove tecnologie e metodi di frode. Organizzazioni come Europol stanno sviluppando unità specializzate per affrontare crimini legati alle criptovalute. Negli Stati Uniti, le task force composte da FBI e IRS conducono indagini sempre più sofisticate. Tuttavia, la mancanza di una normativa uniforme a livello globale complica l’efficace gestione di queste problematiche.
È fondamentale, per il futuro, sviluppare sistemi di monitoraggio in tempo reale, in grado di identificare comportamenti sospetti e di intervenire prima che si verifichino frodi. L’analisi dei dati e l’intelligenza artificiale potrebbero giocare un ruolo cruciale in questo contesto, ma resta da chiarire come garantire la sicurezza e l’integrità delle operazioni in un ambiente decentralizzato.
