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Investimenti in crescita nella zona economica speciale del Mezzogiorno

Un aumento significativo delle autorizzazioni agli investimenti

Nei primi due mesi del 2025, le autorizzazioni per nuovi investimenti nella Zona Economica Speciale (Zes) unica hanno superato il doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Con 130 nuove autorizzazioni, il totale delle autorizzazioni rilasciate dal 2024 arriva a 550, per un valore complessivo di circa 10 miliardi di euro. Di questi, la metà è coperta da credito d’imposta, un incentivo fondamentale per le imprese che desiderano espandere le proprie attività nel Mezzogiorno.

Il ruolo della Zes unica nel rilancio economico

La Zes unica, entrata in vigore il 1 gennaio dell’anno scorso, ha iniziato a mostrare i suoi effetti positivi a partire dall’agosto, quando è stato nominato Giosy Romano come coordinatore della Struttura di missione. Da quel momento, le richieste di autorizzazione da parte delle imprese sono aumentate costantemente, dimostrando un forte interesse per l’espansione produttiva e l’acquisizione di nuove infrastrutture. Le aziende stanno investendo in macchinari e tecnologie per migliorare la loro competitività, contribuendo così alla crescita economica della regione.

Le regioni protagoniste: Campania e Puglia

Campania e Puglia si confermano come le regioni leader nell’attrazione di investimenti. Tuttavia, anche la Sicilia sta mostrando segnali di crescita, con un aumento delle richieste di autorizzazione negli ultimi mesi. Questo trend suggerisce che l’attrattività della Zes sta permeando tutto il territorio meridionale, dove il saldo tra nuove imprese e quelle che cessano l’attività è più favorevole rispetto al resto del Paese. I settori coinvolti sono vari, dall’aerospazio al turismo, con aziende che cercano di sfruttare le opportunità offerte dalla Zes per espandere le loro operazioni.

Settori in espansione e investimenti significativi

Un esempio emblematico è rappresentato da MBDA, una partecipata di Leonardo nel settore della difesa, che ha già avviato un importante progetto di raddoppio del proprio stabilimento a Napoli. Anche il settore turistico sta vivendo un momento di crescita, con catene alberghiere internazionali che investono nel Sud, consapevoli della domanda crescente di strutture di lusso. Colossi come Four Seasons hanno già avviato progetti in località come Ostuni, mentre in Sicilia e Sardegna si registrano richieste di investimento simili.

Opportunità nel settore agroalimentare

Il settore agroalimentare non è da meno, con investimenti significativi approvati per aziende come SIBEG in Sicilia e il Gruppo De Cecco in Abruzzo. Questi progetti, resi possibili grazie alla Zes, offrono opportunità uniche in termini di credito d’imposta e procedure accelerate per le autorizzazioni. La Zes unica sta quindi rivoluzionando il rapporto tra investitori e burocrazia, attirando l’attenzione di un numero crescente di territori, anche nelle aree interne del Sud.

Un futuro promettente per il Mezzogiorno

Il 24 marzo, gli imprenditori e i sindaci della Valle Caudina si incontreranno con Giosy Romano per discutere come integrare il loro territorio nel percorso di sviluppo della Zes. Con un forte interesse da parte delle piccole e medie imprese, il Mezzogiorno si prepara a cogliere le opportunità offerte dalla Zes unica. Non solo il governo ha previsto 2,2 miliardi di credito d’imposta nella legge di Bilancio 2025, ma ha anche garantito che, in caso di insufficienza di risorse, si potranno utilizzare fondi della Coesione, destinando l’80% al Mezzogiorno. Questo rappresenta un segnale chiaro dell’impegno del governo nel sostenere lo sviluppo economico della regione.

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