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La maggioranza contro l’aumento dell’aliquota sulle criptovalute: cosa significa per il futuro finanziario?

Il dibattito sulla tassazione delle criptovalute si fa sempre più acceso.

Diversi partiti della maggioranza stanno cercando di mantenere l’aliquota attuale del 26% anche per il prossimo anno. Questa decisione risponde all’aumento previsto al 33%, che entrerà in vigore nel 2026. Un cambiamento di questo tipo potrebbe avere conseguenze significative per gli investitori e per l’intero mercato delle cripto-attività.

Le richieste della maggioranza

Fratelli d’Italia (FdI), Forza Italia (FI) e Lega hanno avviato un’iniziativa comune per contrastare l’aumento dell’aliquota. Attraverso una serie di emendamenti, i partiti intendono abrogare la disposizione della legge di bilancio dell’anno precedente, che prevede l’introduzione della nuova aliquota. Due emendamenti, uno proposto da FdI e l’altro da FI, mirano a eliminare il comma che stabilisce l’imposta sostitutiva al 33% sulle plusvalenze realizzate a partire dal primo gennaio 2026.

Le proposte della Lega

La Lega, tramite un emendamento a prima firma Garavaglia, suggerisce di posticipare l’innalzamento dell’aliquota di un anno, fissandola al primo gennaio 2027. Questa strategia è concepita per guadagnare tempo e permettere un’analisi più approfondita degli effetti di una tassazione più elevata sulle cripto-attività.

Le posizioni dell’opposizione

I gruppi di opposizione, in particolare il Movimento 5 Stelle (M5S), si allineano con la maggioranza su questo tema. Un emendamento a firma Pirro richiede un rinvio dell’aumento della tassazione, evidenziando una certa omogeneità di intenti tra le diverse forze politiche riguardo a questo argomento.

Contesto normativo e impatti economici

Il contesto normativo attuale, caratterizzato da una riduzione dell’aliquota dal 42% al 26% nell’anno precedente, ha comportato un cambiamento significativo per gli investitori. La volontà di mantenere il livello attuale di tassazione riflette una strategia più ampia per incentivare l’uso delle criptovalute e promuovere un ambiente favorevole agli investimenti nel settore.

Strategie di bilancio e coperture fiscali

Oltre alla questione delle criptovalute, la gestione della manovra finanziaria in corso presenta diversi dossier sensibili. Tra questi, la proposta di una tassa di 2 euro sui piccoli pacchi provenienti da paesi extra-UE. Fratelli d’Italia sta considerando questa misura come una possibile fonte di copertura per altre spese statali.

Inoltre, si stanno valutando misure per una tassazione agevolata per chi intende rivalutare l’oro da investimento, un tema che potrebbe influenzare le decisioni di molti risparmiatori. Forza Italia sta cercando di proporre misure che possano garantire coperture adeguate per altre eventuali strette fiscali.

Prospettive future

Il premier Giorgia Meloni ha convocato un nuovo incontro della maggioranza per discutere le modifiche proposte e prepararsi al voto in commissione. La decisione finale riguardo agli emendamenti è attesa a breve. Le scelte fatte in questo frangente potrebbero avere un impatto duraturo sulle politiche fiscali italiane, specialmente riguardo alle criptovalute.

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