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La Teoria Q e il Suo Impatto sugli Investimenti Aziendali nel 2023

Negli anni ’80, la teoria q ha rappresentato un’alternativa significativa ai modelli di investimento tradizionali, come quello di Keynes e il costo d’uso di Jorgenson.

Questa teoria, che calcola il rapporto tra il valore di mercato e il valore di sostituzione del capitale di un’azienda, ha avuto un ruolo centrale nel modellare il comportamento degli investimenti aziendali, come evidenziato nel famoso articolo di Summers del 1981. Tuttavia, oggi, sembra che la teoria q sia caduta in disuso, soprattutto nel contesto delle attuali discussioni sugli investimenti di capitale.

Per comprendere questa transizione, è utile esaminare il concetto di q e il suo significato nel contesto economico attuale. La teoria q di Tobin si basa sull’idea che un’azienda dovrebbe investire in nuovi capitali quando il valore di mercato del capitale supera il suo costo di sostituzione. Questo rapporto, che si avvicina a 2 nel secondo trimestre, suggerisce che le aziende potrebbero essere incentivate a investire, ma ci sono molteplici fattori che influenzano questa decisione.

Il contesto attuale degli investimenti

Oggi, l’ambiente economico è drasticamente cambiato a causa dell’emergere di beni intangibili e dell’intelligenza artificiale. Secondo Chirinko, la misurazione della q media, che può essere calcolata, è spesso diversa dalla q marginale, che è invece invisibile. Questo disallineamento è particolarmente evidente in un contesto dove il capitale intangibile, come la proprietà intellettuale e il software, gioca un ruolo sempre più cruciale. Le aziende che investono in questi beni possono trovarsi a misurare erroneamente il valore del loro capitale a causa della difficoltà di quantificare il valore degli asset intangibili.

Il problema della misurazione

In effetti, la misurazione della q è complicata dalla presenza di beni intangibili, che non possono essere facilmente valutati. Come mostrato nel grafico 1, la q detrendata si attesta a 1,35 nel secondo trimestre, inferiore al picco del 2000. Questo potrebbe suggerire che il mercato non valuta eccessivamente il capitale, ma le tecniche di detrending utilizzate potrebbero non riflettere la realtà economica. Le difficoltà nel calcolare il tasso di deprezzamento degli intangibili, a causa della loro natura innovativa e della loro esclusività, rendono la situazione ancora più complessa.

Prospettive future sugli investimenti

Per fare scelte informate sugli investimenti in questo contesto, è necessario guardare oltre la semplice valutazione della q. Altri indicatori economici, come il rapporto prezzo/utili (P/E) e il CAPE (Cyclically Adjusted Price Earnings), potrebbero fornire spunti più utili. La necessità di un approccio più integrato e olistico è evidente, soprattutto quando si considera che l’era dell’intelligenza artificiale sta cambiando le dinamiche di mercato e le decisioni di investimento.

La teoria q ha svolto un ruolo cruciale nella comprensione degli investimenti aziendali nel passato. Tuttavia, l’attuale panorama economico richiede un riesame e una possibile evoluzione di questa teoria. Le aziende devono adattarsi e riconoscere l’importanza degli asset intangibili e delle nuove tecnologie, nonché il loro impatto sulle scelte di investimento. Solo così sarà possibile navigare con successo in un futuro sempre più complesso e interconnesso.

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