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Lo swap

Lo swap è un contratto derivato, in generale, per swap si intende “scambio” (traduzione praticamente letterale dal termine anglosassone) di capitali e/o flussi di interesse o di importi indicizzati a tassi, divise, indici di vario genere. Il termine assume oggi una valenza generica nel senso che sottende a una notevole varietà di transazioni assai differenziate, anche se accomunate da alcuni elementi di riferimento. La nascita del mercato degli swap si fa tipicamente risalire alla operazione conclusa tra la IBM e la World Bank nel 1981: questa operazione è stata successivamente utilizzata come modello di riferimento per un mercato che si è sviluppato rapidamente. Per offrire una generalizzazione del contratto, si può brevemente riassumere lo schema di funzionamento dello swap nel seguente modo: due parti decidono di scambiarsi flussi di cassa (cash flow); questi flussi possono essere rappresentati da cambi, tassi di interesse, prezzi di merci e combinazioni tra questi. Le condizioni sotto le quali può essere stipulato un contratto swap possono essere le più disparate, anche se la strategia finanziaria alla base del contratto è quella di copertura (hedging). Per tutti i contratti swap vengono però specificate le seguenti condizioni:

* la data di stipula del contratto (trade date);
* il capitale di riferimento (notional principal amount) che non viene scambiato tra le parti ma che costituisce la base per il calcolo dei flussi;
* la data di inizio (effective date) a partire dalla quale iniziano a essere scambiati i flussi;
* la data di scadenza (termination date) del contratto;
* le date di pagamento (payment date), corrispondenti alle date in cui avviene lo scambio dei flussi. Il lasso di tempo che intercorre tra due date di pagamento successive è chiamato calculation period;
* le eventuali indicazioni per la ridefinizione del sottostante, se sono state indicate date di revisione.

Le tipologie contrattuali sono estremamente numerose e variegate e la decisione di stipulare il contratto e la scelta della tipologia è legata alle diverse aspettative che le parti contraenti hanno sull’andamento futuro dei flussi scambiati (prezzi di mercato, tassi di cambio, tassi di interesse e così via). Non manca, quindi, la possibilità di sfruttare eventuali opportunità di arbitraggio e di informazione asimmetrica presenti sui mercati, tanto che queste argomentazioni, peraltro non esenti da critiche, vengono spesso utilizzate per spiegare la diffusione dei contratti swap.

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