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Marina Caprotti e il suo ruolo nell’impero Esselunga

Marina Caprotti è un nome che risuona nel panorama della grande distribuzione italiana.

Dopo la scomparsa del padre Bernardo nel 2016, Marina non ha solo ereditato un impero commerciale, ma ha anche assunto la pesante responsabilità di guidare Esselunga in un periodo di sfide economiche. Oggi, Forbes la colloca tra le donne più ricche d’Italia, un chiaro riconoscimento della sua abilità nel mantenere e far crescere il patrimonio familiare.

La successione e il controllo totale

Il 2016 segna un momento cruciale nella storia di Esselunga. Con la morte di Bernardo Caprotti, la questione dell’eredità diventa urgente. Marina e la madre, Giuliana Albera, ricevono il 70% della holding Supermarkets Italiani, mentre i fratellastri Giuseppe e Violetta ottengono il restante 30%. Questo assetto iniziale promette tensioni e conflitti, ma nel 2020, Marina decide di acquistare le quote dei fratelli per 1,83 miliardi di euro, conquistando così il controllo totale dell’azienda. Da quel momento, Esselunga ha una sola leader, eliminando ogni ambiguità sulla governance.

Sotto la sua direzione, la catena ha continuato a espandere la propria presenza sul mercato, chiudendo il 2021 con vendite consolidate pari a 8,56 miliardi di euro. Questo risultato non solo dimostra la solidità dell’azienda, ma testimonia anche la capacità di Marina di affrontare le sfide del settore, tra inflazione e costi energetici crescenti. Forbes stima il suo patrimonio attuale in circa 1,5 miliardi di euro, un chiaro segno che la sua leadership va ben oltre l’eredità paterna.

Leadership pragmatica e visione strategica

Marina Caprotti si distingue per il suo approccio pragmatico e diretto. Nel 2017, assume il ruolo di vicepresidente e affida la gestione operativa all’amministratore delegato Sami Kahale. Tuttavia, nel 2021, decide di prendere personalmente le redini dell’azienda, diventando amministratrice delegata. Da quel momento, implementa strategie mirate per affrontare le sfide del mercato e mantenere la competitività di Esselunga. La sua leadership si basa su una visione chiara: preservare e far crescere l’eredità di famiglia, mantenendo al contempo l’azienda all’avanguardia nel settore.

Nonostante il suo profilo alto, Marina ha saputo mantenere un atteggiamento riservato, lontano dai riflettori, mentre lavora instancabilmente per consolidare la posizione di Esselunga nel mercato. La sua immagine pubblica è caratterizzata da uno stile sobrio e professionale, con tailleur neutri e un look impeccabile che riflettono il potere e la determinazione. Un momento di visibilità si è avuto il 25 novembre 2019, quando ha indossato una giacca rossa per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, un gesto che ha mostrato il suo impegno anche al di fuori del business.

Una vita privata sotto chiave

Marina Caprotti è sposata con Francesco Moncada, avvocato di Paternò, e madre di due figli. Nonostante il suo ruolo di spicco nel mondo degli affari, Marina ha sempre protetto la sua vita privata da sguardi indiscreti. Ha vissuto a Londra per diversi anni prima di rientrare a Milano, dove continua a gestire la sua famiglia e la sua carriera con la stessa riservatezza con cui ha difeso Esselunga dalle mire di investitori e cordate interessate ad acquisirla. La sua filosofia è chiara: Esselunga non si vende, un principio che guida ogni sua decisione.

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