in

Pagamento tasse per le criptovalute in Argentina: come funziona

I. Introduzione

Secondo la Costituzione Nazionale dell’Argentina l’unica autorità in grado di emettere moneta legale è la Banca Centrale. I bitcoin non sono valuta legale, poiché non sono emessi dall’autorità monetaria governativa e quindi non hanno corso legale. Pertanto, possono essere considerati denaro ma non moneta legale, poiché non sono un mezzo obbligatorio per cancellare debiti o obbligazioni.  Secondo alcuni esperti,  un Bitcoin può essere considerato un bene o una cosa ai sensi del Codice Civile, e le transazioni con Bitcoin possono essere disciplinate dalle regole della vendita di beni ai sensi del Codice Civile. Sebbene i Bitcoin non siano specificamente regolamentati, vengono sempre più utilizzati in Argentina, un paese che ha uno stretto controllo sulle valute estere. 

Un disegno di legge sul quadro normativo per tutte le transazioni e le operazioni civili e commerciali che coinvolgono criptovalute è stato presentato al Congresso l’11 novembre 2020.  

II. Trattamento fiscale dei minatori di criptovaluta

Le società che effettuano l’estrazione di criptovalute sono soggette all’aliquota aziendale della legge sull’imposta sul reddito (LIG), che è del 30% per gli anni fiscali che iniziano tra il 1 gennaio 2018 e il 31 dicembre 2020 e del 25% per gli anni fiscali che iniziano nel 2021.  

Il guadagno ottenuto dalla successiva vendita delle criptovalute ottenute tramite mining sarà considerato di origine argentina se l’emittente è domiciliato, stabilito o con sede nel paese.  

Al fine di determinare il profitto netto del mining, le criptovalute ottenute a titolo di compenso per i servizi forniti alla rete saranno valutate al prezzo di mercato alla data di entrata della transazione nella rete, espresso in valuta nazionale.  Il minatore può detrarre tutte le spese necessarie per ottenere, mantenere e preservare i profitti tassati, come elettricità, ammortamento delle attrezzature e stipendi del personale.  

Se una società possiede apparecchiature informatiche e affitta il potere minerario a terzi solo depositando le criptovalute estratte direttamente nel portafoglio dei suoi clienti in cambio di una commissione, tale commissione sarebbe soggetta all’imposta sul reddito.

Per quanto riguarda gli individui impegnati nell’estrazione di criptovalute con le proprie apparecchiature informatiche, software e altri beni che ottengono guadagni sotto forma di criptovalute che sono il prodotto del servizio fornito alla rete, se l’attività viene svolta in Argentina, tali profitti saranno considerati reddito di origine argentina,  e saranno tassati come reddito al 35%. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

investimenti 24

Previsioni stock Adobe 2021 – 2025 – 2030: può continuare a salire?

tax 31

Banche e tasse negli Emirati Arabi Uniti: come funziona