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Panetta: disuguaglianze crescenti e tensioni internazionali

Oggi, Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, ha lanciato un allerta sulle attuali dinamiche economiche e geopolitiche che caratterizzano il nostro tempo.

Durante un evento dedicato ai giovani economisti, Panetta ha messo in luce le sfide che la comunità globale deve affrontare, come la crescente disuguaglianza e le tensioni tra le grandi potenze mondiali. Ma quali sono davvero le implicazioni di tutto ciò per il futuro?

Le tensioni tra Stati Uniti, Cina e Russia

Nel suo intervento, Panetta ha esaminato il tentativo dell’amministrazione statunitense di arginare l’influenza della Cina a livello globale. Ha sottolineato che le sanzioni imposte sono un tentativo di distaccare i legami tra Cina e Russia. “Se mettiamo insieme la potenza industriale, tecnologica e finanziaria della Cina con le risorse naturali della Russia, sarà molto difficile competere con loro” ha avvertito. Un’affermazione che non può passare inosservata. Inoltre, ha evidenziato come la strategia degli Stati Uniti sembri poco razionale, soprattutto in un momento in cui l’economia cinese si sta rapidamente affermando come la prima potenza economica mondiale. Insomma, ci si chiede: è il momento di rivedere le alleanze globali?

Panetta ha poi sottolineato l’obiettivo dell’ex presidente Trump di rilegittimare la Russia a livello internazionale. “Se si intende riportare la Russia nel consenso internazionale, l’Unione Europea è l’area che ha maggiormente contrastato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”, ha dichiarato, ponendo l’accento sull’importanza della cooperazione tra le nazioni. È evidente che il dialogo è più che mai necessario in questo contesto complesso.

L’importanza dell’integrazione commerciale

Il governatore ha messo in evidenza un principio fondamentale: storicamente, nessun paese ha prosperato chiudendosi al commercio. “Non vi è alcun vantaggio per un paese a isolarsi, tantomeno per gli Stati Uniti, che sono un’economia sviluppata e attraggono menti brillanti da tutto il mondo”, ha affermato, evidenziando l’autolesionismo di una politica commerciale restrittiva. Ma ti sei mai chiesto quanto conti l’apertura commerciale per il nostro benessere?

Riguardo ai dazi, ha notato come prima dell’elezione di Trump ci fosse una minima differenza tra i dazi imposti dall’Unione Europea e quelli degli Stati Uniti. Questo porta a interrogarsi sulla reale necessità di una contesa commerciale che sembra risolvere un problema inesistente. “Abbiamo una contesa che sembra mirare a risolvere un problema enorme che non esiste”, ha affermato Panetta, sottolineando l’importanza della cooperazione commerciale per il benessere economico. In un mondo così interconnesso, è davvero il momento di alzare le barriere?

Disuguaglianze e futuro dell’economia

Il governatore ha anche affrontato il tema della disuguaglianza, evidenziando che, sebbene a livello mondiale essa si sia ridotta, nei singoli paesi essa è aumentata. “Le disuguaglianze in termini di ricchezza sono maggiori rispetto a quelle in termini di reddito. Ci stiamo dirigendo verso un mondo senza banconote, dove l’equilibrio del sistema monetario è vulnerabile agli shock”, ha dichiarato Panetta, avvertendo sui rischi di un’economia instabile. Quali potrebbero essere le conseguenze per i giovani investitori?

Infine, Panetta ha parlato della necessità di un approccio coordinato a livello europeo per affrontare le spese militari e garantire una crescita sostenibile. Ha suggerito che l’aumento della spesa in difesa dovrebbe essere accompagnato da investimenti in tecnologia per massimizzare i benefici economici. “Ci sono stati casi in cui l’aumento della spesa militare ha rappresentato un volano di crescita”. Una riflessione che invita a considerare l’interconnessione tra economia e sicurezza in un mondo sempre più complesso.

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