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Piano casa, ora tocca alle Regioni

Accordo trovato tra lo Stato e le Regioni sul famigerato piano casa. Dopo le interminabili trattative sembra infatti essere stata trovata un intesa che, tuttavia, prima di diventare operativa dovrà essere dalla Conferenza unificata convocata oggi a Palazzo Chigi.
“Si tratta di un risultato molto importante al quale abbiamo lavorato intensamente – ha commentato il ministro Raffaele Fitto – abbiamo raggiunto un’intesa condivisa dall’intero Governo. Berlusconi è sempre stato puntualmente informato di ogni passaggio e in Consiglio dei ministri si potrà procedere con la tempistica, entro 10 giorni il decreto sulla semplificazione amministrativa dovrebbe essere pronto”.
Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, ha sottolineato che “è un risultato importante per noi e per il Paese, confermiamo pienamente l’impostazione di quando avevamo detto che il decreto era inaccettabile”.

Errani ha poi voluto sottolineare che i lavori del piano casa sarnno svolti rispettando le norme sulla sicurezza e con un chiaro rendiconto che terrà conto di tutti i lavori svolti.
Per quanto concerne il ruolo delle Regioni è stato stabilito ce queste avranno circa 90 giorni di tempo per emanare le norme di attuazione del piano casa, il quale prevede aumenti volumetrici di circa i 20% per le abitazioni e del 35% nei casi di demolizione e ristrutturazione. La normativa non sarà però applicabile ai centri storici e alle aree protette e questo per rispettare i programmi urbanistici.
Raggiunto anche l’accordo per il varo di un tavolo che si occuperà di uno studio di fattibilità, al fine di verificare quali misure adottare per l’edilizia pubblica.

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