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Previsioni di spesa per il materiale scolastico 2025/2026

Le famiglie italiane si stanno preparando ad affrontare un anno scolastico 2025/2026 che si preannuncia particolarmente gravoso dal punto di vista economico.

Secondo le stime del Codacons, il costo complessivo per ogni studente potrebbe superare i 1.300 euro. Ma cosa sta causando questo incremento? I fattori sono molteplici, ma in primo piano ci sono i rincari dei prezzi di zaini, diari, cancelleria e libri di testo. È una situazione che solleva molte domande: come faranno le famiglie a far fronte a queste spese?

Aumenti significativi nei costi scolastici

Analizzando i vari articoli necessari per l’inizio dell’anno scolastico, si evidenziano aumenti che vanno dal 3% al 5% rispetto all’anno precedente. Gli zaini griffati, per esempio, possono arrivare a costare oltre 200 euro, mentre un astuccio completo di cancelleria può superare i 60 euro. E non è finita qui: anche il costo di un semplice diario si avvicina ai 40 euro. Secondo il Codacons, i libri di testo subiranno un aumento medio del 3,8% rispetto al 2024, come confermato dai dati forniti dall’Istat. Ma perché i costi continuano a salire?

Questi rincari sono il risultato di problematiche strutturali nel settore editoriale e della distribuzione. L’80% del mercato è controllato da soli quattro editori, creando una mancanza di concorrenza che ostacola la riduzione dei prezzi. E se pensi che ci sia un modo per risparmiare, sappi che molte scuole adottano nuove edizioni dei libri, anche quando le differenze rispetto alle versioni precedenti sono minime, portando così a costi superiori per le famiglie. Infine, la grande distribuzione è limitata a sconti massimi del 15% sui prezzi di copertina, rendendo ancora più difficile per i consumatori trovare offerte vantaggiose.

Il bonus scuola come possibile soluzione

In risposta a questa situazione, il governo ha reintrodotto il bonus scuola, noto anche come bonus libri, che offre un contributo economico per l’acquisto dei testi scolastici. Ma come funziona esattamente? Le modalità di richiesta variano a seconda delle disposizioni delle Regioni e dei Comuni, e i limiti ISEE stabiliti nei bandi locali influenzano l’accesso a questo aiuto. Nella maggior parte dei casi, il bonus è destinato agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, con soglie ISEE che oscillano tra 10.632 e 15.800 euro. Ma è sufficiente per alleviare il peso economico delle famiglie?

In alcune regioni, come il Trentino-Alto Adige e l’Umbria, è prevista la fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per le famiglie in difficoltà. Tuttavia, è importante notare che alcuni bandi per il bonus sono già chiusi, tra cui quelli di Piemonte, Sardegna e Friuli Venezia Giulia. Altre regioni, come Liguria, Marche, Molise, Sicilia e Valle d’Aosta, devono ancora pubblicare i propri bandi. Le domande per accedere al bonus devono generalmente essere presentate online o presso il Comune di residenza, entro le scadenze stabilite dai vari enti.

Una sfida per le famiglie italiane

Il quadro generale delineato dal Codacons e dalle istituzioni è chiaro: le spese scolastiche per il 2025/2026 rappresentano una sfida significativa per molte famiglie italiane. Con l’aumento previsto dei costi e la scarsa concorrenza nel mercato, le famiglie dovranno pianificare attentamente le loro finanze per affrontare l’anno scolastico. È fondamentale che le autorità locali e nazionali continuino a monitorare la situazione e a fornire supporto alle famiglie, garantendo un accesso equo all’istruzione per tutti. Ma si può davvero fare qualcosa di più per alleviare questo peso?

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