YOOX NET-A-PORTER GROUP ha avviato ufficialmente la procedura di licenziamento collettivo per 211 lavoratori, di cui circa 150 nel territorio bolognese e una cinquantina a Milano.
Questa decisione impatta un organico di 1.091 dipendenti, superando il 20% dell’intera forza lavoro. I sindacati FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS hanno espresso ferma contrarietà alla scelta dell’azienda, definendola inaccettabile.
Le motivazioni aziendali e le reazioni sindacali
Secondo quanto riportato dai sindacati, YOOX ha motivato la sua decisione con una significativa riduzione dei ricavi, che ha raggiunto i 191 milioni di euro nell’ultimo esercizio, oltre a perdite che superano i 2 miliardi di euro negli ultimi due anni. Tuttavia, FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS sostengono che la reale motivazione sia la riorganizzazione imposta dalla nuova proprietà Luxexperience, che ha indetto una riduzione e accentramento delle funzioni attualmente svolte da YOOX a livello di gruppo.
In una nota congiunta, i sindacati affermano: “È inaccettabile scaricare sui lavoratori il peso di una ristrutturazione strategica“. L’azienda ha dichiarato di non voler ricorrere agli ammortizzatori sociali, classificando gli esuberi come strutturali e definitivi, senza prendere in considerazione il futuro delle oltre duecento famiglie coinvolte.
Richiesta di un tavolo di confronto e preoccupazioni sociali
FILCAMS, FISASCAT e UILTUCS chiedono il ritiro immediato della procedura di licenziamento e l’apertura di un tavolo di confronto. Gli stessi sindacati hanno sottolineato come l’azienda non abbia adempiuto agli obblighi di legge riguardo alle comunicazioni preventive sullo stato di crisi. “Un processo di delocalizzazione di tale portata deve prevedere da subito il coinvolgimento delle istituzioni competenti“, affermano i rappresentanti sindacali.
In aggiunta, i sindacati hanno dichiarato: “NON CONSENTIREMO CHE VENGA SMANTELLATA UNA REALTÀ INDUSTRIALE STORICAMENTE RADICATA NEI TERRITORI DI BOLOGNA E MILANO, CON GRAVISSIME CONSEGUENZE SOCIALI E OCCUPAZIONALI“. La situazione attuale ha portato a una crescente preoccupazione riguardo all’impatto che tali licenziamenti potrebbero avere sull’economia locale e sul benessere delle famiglie coinvolte.