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Welfare aziendale: come scegliere i fringe benefit e novità sulla tassazione

Le politiche di welfare aziendale sono considerate come un complesso di benefit di natura non monetaria che le imprese erogano ai loro dipendenti per migliorare la qualità della loro vita e dei loro familiari.

L’obiettivo alla base della decisione di adottare specifiche politiche di welfare aziendale è legato generalmente alla volontà dei dirigenti di incrementare la motivazione e “l’attaccamento alla maglia” da parte dei collaboratori aziendali e, di conseguenza, le loro prestazioni lavorative, oltre che fidelizzarli all’impresa e contenere assenteismo e fughe di cervelli.

In tal senso, le aziende hanno a disposizione un ventaglio molto ampio di benefit aziendali tra cui scegliere, per incentivare i dipendenti.

Tutto quello di cui devono occuparsi è individuare quelli giusti e realmente funzionali ad alleggerire il carico di lavoro sui dipendenti e migliorare le loro performance lavorative.

Costituiscono fringe benefit, ad esempio, l’accesso ad asili nido aziendali o alle mense dell’impresa, corsi di formazione, accesso a palestre e molto altro ancora.

Senza dubbio si tratta di una forma di retribuzione integrativa molto utile e gradita ai dipendenti, che merita di essere conosciuta più da vicino da imprese e stipendiati, per essere sfruttata al meglio.

Tassazione più leggera per i fringe benefit 2022

Come tutte le forme di retribuzione, anche i fringe benefit sono soggetti a tassazione da parte dello stato, sotto forma di contributi INPS e IRPEF.

Dal lato dei dipendenti va specificato che fino al 2019 la tassazione dei benefit aziendali teneva conto di un limite di esenzione dall’imposizione fiscale pari a 258,23 euro, secondo quanto fissato dal art. 51. comma 3 del DPR 917/86 cosiddetto Testo Unico delle Imposte sui Redditi o TUIR.

Già a partire dal 2020, per venire incontro alle maggiori esigenze di spesa da parte delle famiglie, questo limite è stato raddoppiato con il Decreto Aiuti.

La vera novità, per quanto riguarda la tassazione dei fringe benefit, è stata introdotta con l’ultima Legge di Bilancio che fissa la soglia massima di esenzione a 600 euro, escludendo completamente questa somma dal reddito tassabile, anche in caso di eccedenza del valore dei benefit aziendali.

Inoltre, sempre con l’entrata in vigore dell’ultima Legge di Bilancio, anche il campo di applicazione dei benefit è stato ampliato, consentendo alle aziende di riconoscere tra questi il rimborso delle spese legate alle utenze domestiche, come luce, gas e acqua.

Come scegliere i migliori fringe benefit per i propri dipendenti

Nella scelta dei free benefit da concedere ai dipendenti, ogni imprenditore deve tener conto di numerosi fattori, tra cui le caratteristiche dell’azienda, gli ambienti fisici in cui viene svolto il lavoro, i turni lavorativi, e, non certo per ultime, le esigenze di ogni singolo collaboratore.

Il mainstream da seguire, in linea di massimo, potrebbe partire dalle caratteristiche e dimensioni aziendali, per cui, ad esempio, imprese di maggiori dimensioni e con ambienti liberi da dedicare ad attività extralavorative, possono riservare alcuni locali alla mensa aziendale, in modo da permettere ai propri dipendenti di consumare i pasti, durante la pausa pranzo, all’interno dell’azienda.

Si possono anche allestire aule per asili nido, da riservare ai figli dei collaboratori, o aree ricreative, in cui i dipendenti possono rilassarsi e partecipare, ad esempio, a sedute di meditazione. Si possono attrezzare palestre o costruire una piscina o un campo da tennis interno all’impresa, così da permettere ai collaboratori di riservarsi dei momenti di svago tra una riunione e l’altra.
In ogni caso, a prescindere dalle dimensioni dell’azienda, un principio valido per tutte le categorie di business si fonda sull’ascolto delle reali esigenze dei dipendenti.

Partendo da questo, è possibile comprendere se le loro necessità propendono maggiormente per un’integrazione di natura economica o un sostegno alla vita sociale e, in seguito, scegliere i fringe benefit più graditi ai collaboratori.

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