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Un avvio incerto per i mercati europei
Le borse europee, tra cui Piazza Affari, hanno registrato un avvio sottotono, con il Ftse Mib che ha ceduto lo 0,5% in area 33.000 punti. Gli operatori di mercato stanno monitorando attentamente le dichiarazioni di Donald Trump e gli sviluppi macroeconomici, in particolare le politiche monetarie delle banche centrali. In questo contesto, Saipem si distingue con un incremento del 1,6%, mentre Stm e Stellantis mostrano un calo del 1,3% ciascuna.
Focus sull’inflazione americana
Oggi è atteso il rilascio del core Pce, un indicatore chiave per comprendere l’andamento dell’inflazione negli Stati Uniti. Questo dato arriva dopo i verbali della Federal Reserve, che hanno rivelato l’intenzione di procedere con cautela nei tagli dei tassi di interesse. Gli investitori sono in attesa di ulteriori segnali che possano influenzare le decisioni future della Fed, rendendo questo report particolarmente significativo.
Attese economiche e dati in arrivo
Oltre al core Pce, gli operatori stanno seguendo con interesse anche le richieste di sussidi di disoccupazione, gli ordini di beni durevoli e i dati sulle vendite di abitazioni in corso. Questi indicatori forniranno un quadro più chiaro della salute dell’economia americana. In Europa, si attende il rilascio dei dati sui prezzi al consumo, previsto per venerdì, che potrebbe influenzare le decisioni delle banche centrali sul futuro delle politiche monetarie.
Le banche centrali e le loro decisioni
Un altro punto di interesse è rappresentato dalle recenti decisioni delle banche centrali. La banca centrale della Nuova Zelanda ha recentemente ridotto il tasso di riferimento al 4,25%, come ampiamente previsto dagli analisti. Questa mossa potrebbe avere ripercussioni anche sulle politiche monetarie europee e americane, in un contesto di crescente inflazione e incertezze economiche.
Mercati obbligazionari e materie prime
Nel mercato obbligazionario, lo spread Btp-Bund continua a oscillare intorno ai 126 punti base, con il rendimento del decennale italiano fissato al 3,45% e quello del benchmark tedesco al 2,19%. Le materie prime mostrano un andamento variabile, con il petrolio Brent che si attesta a 72,6 dollari al barile, in seguito al cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah in Libano. Anche l’oro ha visto un incremento, raggiungendo i 2.647 dollari l’oncia, mentre nel mercato valutario il cambio euro/dollaro si stabilizza a 1,05.
Criptovalute e prospettive future
Infine, nel settore delle criptovalute, il Bitcoin ha visto un aumento significativo, riportandosi a 93.600 dollari. Questo movimento potrebbe essere indicativo di un rinnovato interesse degli investitori verso le criptovalute, in un contesto di incertezze economiche globali. Gli analisti continueranno a monitorare questi sviluppi, poiché potrebbero influenzare le decisioni di investimento nei prossimi giorni.