Negli ultimi mesi, molti utenti hanno riscontrato un netto calo delle chiamate moleste, in particolare quelle relative a contratti di fornitura di energia elettrica e telecomunicazioni.
Questo cambiamento è attribuibile all’implementazione di un filtro anti spoofing da parte dell’Autorità per le comunicazioni, l’Agcom.
Questo articolo esplora i dati emersi dall’adozione di queste nuove misure, analizzando i risultati ottenuti e le sfide ancora da affrontare nel contrasto alle chiamate indesiderate.
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I dati del filtro anti spoofing
Secondo le statistiche fornite dall’Agcom, il filtro ha dimostrato di essere altamente efficace. Tra il 19 e il 30 novembre, sono state bloccate circa 49,3 milioni di chiamate illecite provenienti da numeri mobili italiani. Questo corrisponde a una media di 4,1 milioni di chiamate al giorno, pari a circa il 56% del totale delle chiamate da rete mobile.
Confronto con i periodi precedenti
Prima dell’introduzione del filtro, nel periodo compreso tra il 1° e il 18 novembre, il numero di chiamate con prefisso italiano si attestava attorno a 26,8 milioni al giorno. Dopo l’implementazione del sistema, la media è crollata a soli 7,4 milioni di chiamate giornaliere. Allo stesso tempo, le chiamate provenienti dall’estero hanno mostrato un incremento significativo, passando da 6,6 milioni a 23,8 milioni dopo il 19 novembre.
Le sfide del telemarketing internazionale
Un aspetto interessante è che, mentre le chiamate con numeri di rete mobile italiani sono diminuite, si è assistito a un aumento delle chiamate provenienti da numerazioni estere. Questo cambiamento suggerisce un tentativo da parte dei telemarketer di aggirare il filtro utilizzando numeri non riconducibili al territorio nazionale.
Identificazione delle chiamate indesiderate
Le chiamate con prefisso estero sono facilmente riconoscibili dagli utenti, che possono decidere di non rispondere. Inoltre, circa 10 milioni di chiamate da numeri di rete fissa esteri sono state bloccate grazie al nuovo sistema, che ha collaborato con gli operatori per fermare il traffico ingannevole.
Il sistema è stato progettato per bloccare specificamente quelle chiamate che utilizzano numeri italiani falsificati, un fenomeno noto come spoofing. Questo ha reso più difficile per i truffatori nascondere la loro identità e ha portato a una riduzione immediata delle chiamate moleste.
Le misure future e il monitoraggio
Nonostante i risultati positivi, il problema delle chiamate indesiderate non è del tutto risolto. L’Agcom avverte che i casi di spoofing con numerazioni italiane rimangono un tema di vigilanza. Qualora venissero segnalati ulteriori tentativi di frode, l’Autorità si impegnerà a identificare i responsabili, i quali non possono più contare sull’anonimato garantito da operatori esteri.
La recente implementazione del filtro anti spoofing ha portato a un notevole successo nella riduzione delle chiamate indesiderate, ma l’industria del telemarketing continua a evolversi. È fondamentale che le autorità rimangano all’erta e prontamente reagiscano ai nuovi metodi utilizzati dai truffatori.
