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La sicurezza dei fornitori nelle imprese italiane

Oggi giorno, gestire un’impresa in Italia comporta un insieme di sfide crescenti.

Le normative si moltiplicano e i controlli diventano sempre più severi. In tale contesto, la scelta di partner affidabili non rappresenta solo un vantaggio competitivo, ma si configura come una vera e propria necessità. Le aziende italiane sono esposte a rischi significativi: dalle sanzioni alle perdite di deducibilità dei costi, fino a potenziali implicazioni penali. In molti casi, questi problemi possono derivare da fornitori che operano illecitamente, spesso all’oscuro delle aziende stesse.

Verifiche legali e fiscali: cosa comportano?

Effettuare verifiche legali e fiscali sui fornitori è fondamentale per garantire la regolarità giuridica e fiscale delle controparti commerciali. Questi controlli devono essere effettuati prima di instaurare un rapporto professionale e includono diverse modalità operative. Tra queste, l’analisi dei bilanci d’esercizio, la consultazione delle visure camerali e il controllo del registro dei protesti. L’uso di strumenti digitali specifici per la verifica di conformità può ulteriormente facilitare questi processi. Ignorare tali controlli espone le aziende a gravi rischi legali; secondo la giurisprudenza italiana, è richiesta la massima diligenza nella valutazione dell’affidabilità dei partner commerciali. La responsabilità legale può ricadere anche su condotte illecite di soggetti terzi, pertanto l’onere di dimostrare un comportamento prudente e diligente spetta all’azienda.

Attacchi alla supply chain e sicurezza dei dati

Negli ultimi anni, gli attacchi informatici alla supply chain hanno subito un incremento notevole, rendendo la sicurezza dei dati e la tracciabilità delle verifiche una priorità assoluta per le aziende. Per garantire un’adeguata protezione, è possibile adottare tecnologie avanzate come la blockchain, che assicura l’immodificabilità dei dati e certifica temporalmente la loro origine. Inoltre, l’intelligenza artificiale sta diventando uno strumento sempre più strategico: molte soluzioni software integrano sistemi di AI in grado di monitorare in tempo reale i processi aziendali e di identificare anomalie che potrebbero indicare rischi o minacce lungo l’intera catena di fornitura.

Il rischio dei fornitori poco affidabili

Secondo recenti dati, il 77% delle aziende italiane ha subito incidenti nella supply chain legati a frodi, corruzione o riciclaggio. Questo è particolarmente preoccupante, poiché coinvolge anche grandi realtà aziendali. Molte imprese affrontano costi elevati a causa di contenziosi e sanzioni, una situazione spesso generata da controlli inadeguati sui partner. Le ragioni di questa sottovalutazione sono molteplici: in primo luogo, c’è una scarsa consapevolezza delle conseguenze potenzialmente devastanti di collaborare con soggetti poco trasparenti. In secondo luogo, alcuni imprenditori evitano l’investimento iniziale in strumenti di verifica, trascurando che tali investimenti possono prevenire perdite ben più consistenti in futuro. Infine, la limitata diffusione delle tecnologie di supporto alle verifiche porta molte aziende a continuare a utilizzare metodi obsoleti e inefficaci.

Costruire una rete di partner affidabili

Per costruire una rete di partner affidabili, è necessario adottare un approccio sistemico e multilivello. Ogni attore della catena di fornitura deve essere responsabilizzato nel monitorare la legalità dei propri fornitori e subfornitori. Questo sistema di verifica a cascata garantisce un controllo diffuso lungo l’intera filiera. Le piccole e medie imprese, in particolare, possono trarre vantaggio dall’implementazione di soluzioni digitali semplici e scalabili, che automatizzano il processo di verifica. È auspicabile anche un intervento normativo che stabilisca standard minimi di controllo lungo la supply chain. Un sistema più trasparente e sicuro porterebbe benefici significativi all’intero tessuto economico nazionale.

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