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Nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli elettrici in Italia

Il 2025 segna un’importante svolta nella mobilità sostenibile in Italia.

Il decreto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale l’8 agosto introduce incentivi significativi per l’acquisto di veicoli elettrici. Questo provvedimento, frutto della revisione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), mira a promuovere l’adozione di auto elettriche sia da parte dei privati che delle microimprese.

Dettagli degli incentivi previsti dal decreto

Il decreto prevede contributi a fondo perduto fino a 11.000 euro per i cittadini che decidono di acquistare un’auto elettrica, e fino a 20.000 euro per le microimprese che investono in veicoli commerciali elettrici. Per accedere a questi incentivi, è necessario rottamare un veicolo a motore termico fino a Euro 5 e acquistare un’auto elettrica entro il 30 giugno 2026.

Il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha specificato che il lancio della misura è legato alla definizione dei principali tragitti casa-lavoro nelle aree urbane. Questo criterio sarà fondamentale per l’assegnazione dei benefici. Inoltre, il contributo verrà erogato come sconto immediato al momento dell’acquisto, facilitando così l’accesso alle nuove tecnologie di mobilità.

Modalità di richiesta e requisiti necessari

Per ottenere gli incentivi, gli acquirenti dovranno registrarsi sulla piattaforma gestita da Sogei, attualmente in fase di sviluppo. Questa nuova procedura segna un cambiamento rispetto ai precedenti metodi di richiesta e si prevede che renda il processo più snello e accessibile.

Il bonus per i cittadini varia in base all’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE): 11.000 euro per chi ha un ISEE fino a 30.000 euro e 9.000 euro per chi ha un ISEE tra 30.000 e 40.000 euro. Le microimprese, d’altra parte, possono ottenere un contributo che copre fino al 30% del costo del veicolo, con un limite massimo di 20.000 euro.

Un ulteriore requisito è il vincolo territoriale: solo i residenti in una zona urbana funzionale potranno accedere all’incentivo. Questo si applica anche alle imprese, per le quali sarà considerata la sede legale. Le aree urbane funzionali, come definite dall’Istat, comprendono una città e l’area circostante di pendolarismo. È essenziale consultare l’elenco delle Functional Urban Areas (FUA) disponibile sul sito dell’Istat per verificare la propria idoneità.

Tempistiche e attivazione della piattaforma

Attualmente, si attende l’attivazione della piattaforma digitale, la cui apertura è prevista entro la fine del mese. Gli incentivi non saranno disponibili fino a quando la piattaforma non sarà operativa; quindi, è fondamentale rimanere aggiornati sulle tempistiche e sulle modalità di richiesta.

In conclusione, il nuovo decreto rappresenta un passo avanti significativo verso una mobilità più sostenibile in Italia, incoraggiando cittadini e microimprese a investire in veicoli elettrici. Con incentivi consistenti e una procedura semplificata, si prevede un aumento nella richiesta di automobili elettriche nei prossimi anni.

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