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PA, sempre più cara per le imprese

Ben 12.334 euro, è la spesa media che ogni impresa deve sostenere all’anno per far fronte agli oneri amministrativi. E’ questo quanto rivela un’indagine effettuata in questo mese dal Centro Studi di Unioncamere che sottolinea che, rispetto al 2006, le imprese hanno speso circa 1,7 miliardi di euro in più con un incremento medio per ciascuna impresa del 4,4%. Una crescita, comunque, inferiore a quella dell’inflazione nello stesso periodo.
I costi che le imprese pagano per gli adempimenti amministrativi sono purtroppo ancora molto elevati”, evidenzia il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Indubbiamente è necessario procedere sulla strada della semplificazione amministrativa e della diffusione della telematica, che oggi – ed è un dato che ci conforta – interessa il triplo delle imprese rispetto al 2006”.
Un dato sorprendente emerge, ovvero il fatto che circa il 50% delle imprese formula un giudizio abbastanza positivo sui servizi offerti dalla Pubblica Amministrazione. Non mancano chiaramente gli insoddisfatti, un buon 32,2% che sottolinea come il meccanismo burocratico sia ancora troppo complesso e costoso.
Secondo la ricerca il costo medio sostenuto dalle imprese dei servizi (circa 12.700 euro) è superiore a quello delle aziende manifatturiere (circa 11.700 euro). Inoltre, l’indagine mostra che il 45,5% dell’ammontare complessivo degli oneri amministrativi pagati dalle imprese si riferisce a costi esterni mentre il restante 54,5% è relativo a costi interni all’impresa.
Anche la dinamica dei costi non lascia spazio a grande ottimismo. Per il 27,8% delle imprese i costi dei principali adempimenti amministrativi sono aumentati rispetto al 2007 (nel 2006, questa percezione interessava il 24,6% delle aziende) mentre per il 63,6% sono rimasti sostanzialmente invariati (la quota analoga era 60,2% nel 2006). Solo per l’8,5% del sistema produttivo si è registrata una diminuzione, in maniera pressoché identica all’ultima indagine.

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