Recentemente, la Corte dei Conti ha emesso una decisione cruciale riguardo al controverso progetto del ponte sullo Stretto di Messina, negando il visto di legittimità alla delibera Cipess n.
41/2025. Tale decisione, presa durante l’adunanza del 29 ottobre, ha scatenato un acceso dibattito politico, con il governo che accusa la magistratura di ingerenza nelle proprie prerogative.
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La decisione della Corte dei Conti
La sezione centrale di controllo della Corte dei Conti ha valutato la delibera relativa al ponte sullo Stretto, che prevede un investimento di oltre 13 miliardi di euro. Nonostante la lunga attesa e le risposte fornite dai ministeri coinvolti, i magistrati hanno ritenuto che ci siano irregolarità significative nel progetto, tra cui l’affidabilità delle stime di traffico e la copertura finanziaria necessaria.
Punti critici emersi
Tra i principali punti critici sollevati dalla Corte vi sono le questioni relative alla conformità ambientale e sismica del progetto, nonché la compatibilità con le normative europee, in particolare quelle che limitano l’aumento dei costi. Inoltre, i magistrati hanno messo in discussione la competenza del Cipess, considerato un organo di natura politica piuttosto che tecnica.
Le reazioni del governo
La reazione del governo è stata immediata e decisa. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha definito la decisione della Corte come un danno grave per il Paese, interpretandola come una mossa di natura politica piuttosto che una valutazione tecnica. Salvini ha dichiarato che il progetto è auspicato anche a livello europeo e che si continuerà a lavorare per avviarlo.
La posizione di Giorgia Meloni
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha inasprito ulteriormente i toni, definendo l’atto della Corte dei Conti come un’invasione intollerabile delle competenze governative. Ha affermato che il governo non si farà intimidire e procederà con le necessarie riforme per garantire l’efficacia della propria azione.
Le critiche dell’opposizione
Nonostante le difese del governo, l’opposizione ha accolto la decisione della Corte come una vittoria per il diritto e per la legalità. La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha dichiarato che le affermazioni di Meloni rivelano il vero intento della riforma della giustizia voluta dall’esecutivo, che sarebbe più concentrata a mantenere il potere anziché garantire la legalità.
Le proposte alternative
Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha invitato il governo a rivedere le proprie priorità. Ha suggerito di dirottare i fondi destinati al ponte verso misure a sostegno di cittadini e imprese, che stanno affrontando crescenti difficoltà economiche. Ha sottolineato l’importanza di rispettare i vincoli di legittimità e trasparenza, fondamentali per il funzionamento della democrazia.
Prospettive future
La bocciatura della Corte dei Conti rappresenta un momento critico per il progetto del ponte sullo Stretto. Tuttavia, il governo ha la possibilità di proseguire. La situazione rimane tesa, con un forte dibattito politico in corso. La questione solleva interrogativi sul futuro delle infrastrutture in Italia e sul bilanciamento tra le esigenze di sviluppo e il rispetto delle norme.

