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Tassazione criptovaluta in Gibilterra: come funziona

Gibilterra ha adottato un approccio proattivo alla regolamentazione della criptovaluta. Il governo di Gibilterra ha introdotto regolamenti che disciplinano l’uso della tecnologia di contabilità distribuita (DLT) al fine di fornire certezza giuridica a coloro che operano in questo quadro, aiutare con la fiducia dei consumatori e garantire che la reputazione di Gibilterra e il suo settore finanziario siano protetti.  Gibilterra ha stabilito un quadro normativo per gli scambi di criptovalute e si sta adoperando per “trasformare Gibilterra in un centro internazionale di eccellenza per le imprese che lavorano con DLT e nel criptospazio”. 

La Gibraltar Financial Services Commission (GFSC) è il regolatore del mercato dei servizi finanziari a Gibilterra ed è responsabile della regolamentazione dei fornitori di tali servizi che conducono affari a Gibilterra e all’estero. Il GFSC deve assumersi questa responsabilità “in modo efficace ed efficiente al fine di promuovere buoni affari, proteggere il pubblico da perdite finanziarie e migliorare la reputazione di Gibilterra come centro finanziario di qualità”.  

II. Trattamento fiscale dei premi di blocco

Gibilterra attualmente non ha alcuna legislazione o normativa fiscale che si applichi specificamente alle criptovalute. Gibilterra è una giurisdizione a bassa tassazione con un sistema fiscale territoriale in cui le società sono tassate solo sugli utili che maturano o derivano da Gibilterra. La  legislazione fiscale prevede che gli eventuali profitti derivanti da attività di un’impresa che richiedono una licenza e una regolamentazione ai sensi di qualsiasi legge di Gibilterra siano considerati provenienti da Gibilterra. 

Gibilterra non impone plusvalenze, dividendi, valore aggiunto o ritenute alla fonte, anche in relazione alle transazioni di criptovaluta. Mentre Gibilterra ha un’imposta sul reddito, se il test “badge of trade” non viene soddisfatto per quanto riguarda la vendita di criptovalute, l’attività sarebbe considerata non commerciale e rappresenterebbe una plusvalenza piuttosto che un reddito, e quindi nessuna imposta sarebbe addebitabile. Gli  scambi di criptovalute sono soggetti all’imposta sul reddito delle società del 10% su qualsiasi profitto maturato o derivato da Gibilterra. 

A. Minerario

Sembra che non ci siano leggi o politiche fiscali che si applichino specificamente all’estrazione di criptovalute a Gibilterra. Il governo ha dichiarato che “Gibilterra non regola le operazioni minerarie principalmente a causa della scarsa attrattiva di gestire un’operazione mineraria a Gibilterra a causa degli elevati costi energetici richiesti per l’hardware minerario sostanziale”.  

B. Airdrop, staking o falsificazione per la prova di criptovalute di puntata o fork in blockchain

Sembra che non ci siano leggi o politiche fiscali specifiche a Gibilterra su airdrop, staking o falsificazione per la prova di criptovalute di puntata o fork in blockchain.

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