Ara Investments, la holding di Barbara Berlusconi, ha registrato una perdita di ben 1,8 milioni di euro per l’anno 2024.
Un risultato decisamente allarmante se paragonato ai 147mila euro del 2023. Questo disavanzo è emerso dopo l’assemblea dei soci presieduta da Roberto Spada, amministratore unico della società. Come è possibile che un’azienda con un così grande potenziale possa trovarsi in una situazione così critica? La risposta si cela dietro decisioni drastiche, culminate nella recente vendita della quota del 20% in Mi Home srl, controllata dal compagno Lorenzo Guerrieri.
Dettagli sulla perdita di Ara Investments
La perdita di Ara Investments si deve principalmente a svalutazioni significative, che sono passate da 127mila euro a oltre 1,6 milioni di euro in un solo anno. Ma cosa ha causato una svalutazione così drastica? La partecipazione in Mi Home, la quale gestisce appartamenti di lusso a Milano, ha subito il colpo più duro. Infatti, il valore di questa partecipazione è stato ridotto da un milione di euro nel 2023 a soli 90mila euro nel 2024. Questi numeri non lasciano spazio a dubbi: la holding sta affrontando enormi difficoltà nel mantenere una stabilità finanziaria che sembrava a portata di mano.
La vendita della quota di Mi Home
In risposta a risultati così deludenti, Barbara Berlusconi ha preso la decisione di vendere la sua partecipazione in Mi Home srl a Lorenzo Guerrieri. Un cambiamento strategico non da poco, che ha portato Guerrieri a controllare ora l’84% della società immobiliare. La cessione del 20% della quota è avvenuta a un prezzo piuttosto contenuto, 3.100 euro, una cifra che sembra irrisoria rispetto al potenziale dell’azienda nel competitivo mercato immobiliare milanese. Quali saranno le ripercussioni di questa vendita? È evidente che la Berlusconi sta cercando di ristrutturare le proprie finanze, ma a che costo?
Il contesto del mercato immobiliare milanese
Mi Home, che opera con il brand Domya, gestisce affitti di lusso in una delle zone più prestigiose di Milano, a pochi passi da via Montenapoleone. Nonostante questa posizione invidiabile, le difficoltà economiche della holding Berlusconi accendono un campanello d’allarme su un trend preoccupante nel mercato immobiliare. Crisi economica e saturazione del settore sono solo alcuni dei fattori che influiscono sulla situazione attuale. La decisione di cedere parte delle partecipazioni potrebbe essere vista come un tentativo di riposizionarsi e ridurre le perdite, ma solleva interrogativi sul futuro della holding e sull’impatto di queste scelte strategiche a lungo termine. Riuscirà Ara Investments a ritrovare la rotta in un mare così tempestoso?
