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Franzo Grande Stevens: l’avvocato che ha rivoluzionato la finanza italiana

Franzo Grande Stevens, scomparso a 96 anni, rappresenta un’icona del mondo industriale e finanziario italiano del secondo Novecento.

Nato a Napoli nel 1928 e trasferitosi a Torino, ha svolto un ruolo cruciale nelle operazioni societarie più complesse della storia italiana, guadagnandosi il soprannome di “avvocato dell’Avvocato”, in riferimento al suo legame con Gianni Agnelli.

Un percorso professionale straordinario

Iscritto all’Albo degli Avvocati dal 1954, Grande Stevens ha iniziato la sua carriera come civilista, ma è diventato ben presto un esperto nelle manovre finanziarie. La sua influenza si è estesa oltre il mondo della giurisprudenza, toccando settori vitali dell’economia italiana. Tra le sue operazioni più significative c’è l’ingresso della Lafico nella Fiat negli anni Settanta e l’equity swap Ifil-Exor nel 2005. La sua capacità di navigare in situazioni delicate ha fatto di lui un punto di riferimento per le famiglie più potenti d’Italia.

Un legame indissolubile con la famiglia Agnelli

Il rapporto tra Grande Stevens e la famiglia Agnelli è stato fondamentale per entrambe le parti. Non solo un avvocato, ma anche un confidente e consigliere personale, ha contribuito a gestire la successione di Gianni Agnelli e a preparare il terreno per John Elkann, il suo successore. Questo legame ha portato Grande Stevens a ricoprire ruoli di prestigio, come vicepresidente della Fiat e presidente della Compagnia di San Paolo.

Ruoli chiave e riconoscimenti

Nel corso della sua carriera, Grande Stevens ha ricoperto numerosi incarichi di rilievo. È stato presidente della Cassa Nazionale Forense e della Toro Assicurazioni, e ha fatto parte dei consigli di amministrazione di diverse importanti aziende, tra cui RCS e Ifil. La sua esperienza e competenza lo hanno reso un personaggio rispettato nel panorama economico italiano, capace di prendere decisioni strategiche anche in momenti di crisi.

Impatto nel mondo dello sport

Grande Stevens ha avuto un ruolo significativo anche nella Juventus, la squadra di calcio della famiglia Agnelli. Dalla presidenza del club dal 2003 al 2006, ha affrontato sfide notevoli, tra cui lo scandalo di Calciopoli, e ha mantenuto la carica di presidente onorario fino alla fine della sua vita. La sua passione per il calcio e il suo legame con la squadra hanno dimostrato come la sua influenza si estendesse oltre il mondo della finanza.

Il lascito di Franzo Grande Stevens

La morte di Franzo Grande Stevens segna la fine di un’era per l’industria e la finanza italiane. La sua vita è un esempio di come l’intelligenza giuridica e la visione strategica possano influenzare profondamente le dinamiche economiche di un paese. La sua eredità vivrà attraverso le generazioni future di professionisti e imprenditori, ispirati dalla sua dedizione e dal suo approccio innovativo nel campo del diritto e della finanza.

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