Gedi News Network, società madre de La Repubblica e La Stampa, ha pubblicato il suo bilancio per il 2024, evidenziando un quadro complesso che riflette le sfide del settore editoriale.
Sebbene i ricavi siano diminuiti, il gruppo ha portato a casa un risultato migliore rispetto all’anno precedente. Questo è il risultato di una serie di misure adottate per contenere i costi e razionalizzare le spese, piuttosto che di un miglioramento delle performance di vendita.
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Un bilancio con meno perdite
Il bilancio 2024 di Gedi mostra una perdita ridotta a 15 milioni di euro, un netto miglioramento rispetto ai 95 milioni registrati nel 2023. Questo risultato non è tanto il segnale di una ripresa, quanto piuttosto il riflesso di una strategia di contenimento dei costi. I ricavi, infatti, sono scesi da 304 milioni a 224 milioni di euro, un calo significativo che ha inciso profondamente sulla stabilità finanziaria del gruppo.
Dettagli sui ricavi e vendite
I ricavi editoriali hanno subito un crollo, passando da 169 milioni a 118 milioni di euro, mentre la pubblicità ha visto una riduzione da 132 a 103 milioni. Il numero di copie vendute quotidianamente è sceso da 347mila a 251mila, un dato che riflette non solo una diminuzione della domanda, ma anche il fatto che il numero è stato influenzato dalla vendita di alcune testate locali, come Il Secolo XIX. Questo scenario mette in evidenza le difficoltà del mercato editoriale e la necessità di trovare nuovi modelli di business.
Riduzione dei costi e personale
In risposta a questa situazione, Gedi ha intrapreso una rigorosa politica di riduzione dei costi. Le spese totali sono scese da 417 a 265 milioni di euro, grazie a un’assenza di svalutazioni e a un significativo taglio al personale. I dipendenti sono diminuiti da 793 a 616, con La Repubblica che ha implementato un piano di prepensionamenti. Questo ha portato a 48 uscite e solo 25 nuove assunzioni, contribuendo a far scendere il costo del personale da 117 a 86 milioni di euro.
Prospettive future
Malgrado i risultati ottenuti, il futuro di Gedi appare incerto. L’azienda ha riconosciuto che la vendita di copie cartacee continuerà a diminuire e che anche i ricavi pubblicitari potrebbero non recuperare. Le strategie attuate finora potrebbero non essere sufficienti per garantire una stabilità duratura. La sfida principale rimane quella di adattarsi a un mercato in costante evoluzione, dove la digitalizzazione gioca un ruolo sempre più cruciale.