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Prospettive di Vendita de La Stampa: Chi Sono i Potenziali Acquirenti?

Recentemente, La Stampa ha vissuto un momento di tensione, culminato con l’incursione del gruppo anarchico Askatasuna nella sua redazione.

In risposta a questo evento, John Elkann, noto erede della dinastia Agnelli, si è recato presso il quotidiano torinese per esprimere solidarietà ai giornalisti colpiti. Tuttavia, la visita ha sollevato interrogativi sulla situazione attuale del giornale e sulla sua eventuale vendita.

Trattative in corso per la cessione

Secondo recenti rapporti, tra cui quelli di Lo Spiffero, le trattative per la cessione di La Stampa sarebbero giunte a un punto cruciale. Si parla di un interesse da parte di NordEst Multimedia, un gruppo veneto guidato da Enrico Marchi, già proprietario di diversi quotidiani locali. Questa operazione, tuttavia, non è priva di ostacoli, poiché il prezzo richiesto da Gedi per la testata oscilla tra i 50 e i 60 milioni di euro, una cifra che molti considerano eccessiva, soprattutto considerando le perdite annuali del giornale, attestate sui 12 milioni.

Strategie per mitigare le preoccupazioni locali

In un contesto in cui si paventano timori per la perdita di identità locale, Elkann sta considerando la possibilità di affiancare al gruppo veneto un partner piemontese. Questa scelta potrebbe servire ad attenuare le preoccupazioni dei lettori e a rassicurare i torinesi sul fatto che, nonostante la cessione, il legame con il territorio rimarrà intatto. Attualmente, il nome che emerge come possibile alleato è quello della famiglia Dogliani, noti imprenditori del cuneese, i quali operano nel settore delle costruzioni e sono già coinvolti in importanti progetti infrastrutturali.

I Dogliani e il loro profilo imprenditoriale

La famiglia Dogliani, guidata dal patriarca Matterino e dal figlio Claudio, ha accumulato una solida reputazione nel settore degli appalti, avendo preso parte a opere significative come la Pedemontana Veneta e le concessioni delle autostrade A21 e A5. Recentemente, sono stati anche menzionati come uno dei potenziali attori nel progetto del Ponte sullo Stretto, il che li rende un partner strategico per l’operazione di acquisto di La Stampa.

Le implicazioni politiche e editoriali

Il legame tra i Dogliani e il partito della Lega ha sollevato interrogativi sulle possibili influenze politiche che potrebbero derivare dalla cessione del quotidiano. Se da un lato si prospetta una sinergia tra gli imprenditori veneti e piemontesi, dall’altro si teme che la nuova direzione editoriale possa allontanarsi dai valori storici di La Stampa, tradizionalmente considerato un baluardo della borghesia laica e liberale torinese.

Il destino di Repubblica e altre testate

Non si tratta solo di La Stampa: Elkann ha in mente un piano di dimensioni ben più ampie, che coinvolge anche Repubblica e le sue radio. Si parla di un interesse da parte di investitori stranieri, tra cui il principe saudita Mohammed bin Salman, il quale potrebbe rilevare Repubblica e il suo comparto radiofonico. Questa situazione solleva interrogativi sul futuro dell’informazione in Italia e sulla direzione che prenderanno queste testate, in un mercato sempre più in crisi.

Le reazioni del settore e il futuro dell’informazione

Il settore editoriale sta attraversando un momento di grande trasformazione e incertezze. La vendita di storiche testate come La Stampa e Repubblica a gruppi con forti legami politici e interessi economici suscita preoccupazioni tra i lettori e i professionisti del settore. La sfida principale per i futuri acquirenti sarà quella di preservare l’identità e l’integrità editoriale delle testate, mentre si naviga in un contesto difficile e in continua evoluzione.

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